La storica città di Fabriano, meglio conosciuta come Città della Carta, non poteva esimersi dall’essere la prestigiosa sede del Museo della carta e della filigrana, ospitato a pochi passi dal centro storico nella trecentesca struttura dell’ex convento dei padri Domenicani.
Il museo documenta e custodisce la memoria di settecento anni di tradizione cartaria, con i suoi due piani di esposizione che mostrano l’evoluzione della produzione cartacea dalla tecnica manuale all’uso dei macchinari, fino al minuzioso lavoro della filigranatura della carta.
Il Museo
Al piano terra, caratterizzato dalla struttura tipica del chiostro conventuale, negli spazi interni sono stati allestiti tutti gli apparecchi necessari alla produzione della carta a mano, di cui un esperto cartaio mostra il funzionamento.
È visibile un antico modello di una pila idraulica a magli multipli perfettamente funzionante: è la prima macchina automatica utilizzata nella storia della carta, inventata a Fabriano nel XIII secolo per migliorare la lavorazione della carta araba sfruttando la forza dell’acqua nel processo di trasformazione della materia prima nell’impasto da modellare per la produzione del foglio di carta. È rimasta per tre secoli secoli la sola macchina automatica, affiancata poi nel 16° secolo da una più moderna olandese.
Negli spazi esterni del chiostro, sotto il porticato, le mura sono parzialmente ricoperte da pannelli che raccontano la storia della carta e delle cartiere durante i secoli.
Ancora, in un altro spazio interno, c’è un modellino in miniatura della macchina continua per la lavorazione della carta su tavola piana, inventata nel 1800 in Francia per automatizzare e velocizzare l’intero processo di lavorazione della carta, anch’esso perfettamente funzionante, in grado di produrre un lungo foglio di carta se messo in azione. È uno dei tre esemplari esistenti funzionanti esistenti al mondo!
La filigrana
L’altra grande invenzione fatta a Fabriano è la filigrana, ideata per contrastare le truffe e contraddistinguere in maniera assoluta i prodotti fabrianesi. La regola alla base della filigranatura è il dare alla carta spessori diversi che nell’insieme costruiscono da un semplice logo fino ad un’elaborata immagine in chiaroscuro.
Al piano superiore del museo sono esposti, in successione, i momenti dei passaggi necessari alla creazione dello stampo definitivo – modulo – per la produzione di un foglio filigranato: tecnica lunga e laboriosa di cui alcune fasi sono in uso ancora oggi, anche se i lavori commissionati ai nostri giorni sono eseguibili con un computer e pochi altri strumenti.
Segue quini una ricca esposizione di carte e fogli filigranati, commissionati durante i secoli da nobili, sovrani, governanti, ricchi imprenditori che, a diverso scopo, commissionavano pregiati fogli filigranati per i più diversi usi: nella collezione troviamo carta moneta, documenti ufficiali, titoli azionari, l’invito alle nozze delle principessa Sissi e del principe Franz, interi ritratti di noti personaggi storici come Mussolini.
Curiosità
Ci sono solo due persone al mondo in grado di eseguire elaborate filigrane a mano.
La filigrana più antica (allo stato attuale delle conoscenze della storia universale) risale al 1292 ed è conservato a Fabriano.
Sei a Fabriano? Fermati ad assaggiare il Salame di Fabriano, un pregiatissimo salume lavorato rigorosamente a mano e con tagli scelti di carne!
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